
Si è appena concluso, presso la Scuola Edile di Bergamo, il corso "ABC dell'edilizia Lab", un percorso di formazione professionale che consente a persone che si trovano in condizioni linguistiche o sociali difficili (ad esempio richiedenti asilo o cittadini con background migratorio in cerca di lavoro) di inserirsi nel settore edile. Si tratta della prima edizione delle tre previste - le prossime marzo e giugno 2026 - nell'ambito del progetto BRICK (Building, Re-qualifying and Innovating Public-Private Partnerships through Linguistic and Communicative Skills) finanziato dal progetto Erasmus + dell'Unione Europea, di cui vi abbiamo parlato qui.
In questo percorso, durato 96 ore, i partecipanti non solo hanno imparato le nozioni "da cantiere", ma hanno sviluppato anche delle competenze linguistiche specifiche per il lavoro, in linea con l’approccio Language for Work (scopri i dettagli qui). Anche una delle insegnanti di italiano L2 di Scuola Ataya, Elena Scaramelli, ha infatti partecipato al corso in qualità di esperta in lingua italiana per il lavoro, supportando i partecipanti proprio nello sviluppo delle competenze linguistiche necessarie per lavorare nell'edilizia: dai nomi specifici degli strumenti e dei materiali utilizzati, alle principali funzioni comunicative che capita di usare durante il lavoro in cantiere, fino ad arrivare alle unità di misura e alle equivalenze necessarie per la professione.
I 7 partecipanti, ragazzi dai 18 ai 28 anni provenienti da Tunisia, Colombia, Burkina Faso, Egitto e Guinea, hanno così acquisito le competenze tecniche e quelle linguistiche essenziali per svolgere il loro lavoro in sicurezza e con successo.
Anche l'Eco di Bergamo e BergamoNews hanno parlato del progetto.


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